L’alimentazione nella prevenzione delle demenze

Adottare uno stile di vita sano aiuta a ridurre il rischio di demenza e le nuove linee guida dell’OMS raccomandano interventi specifici per ridurre il rischio di decadimento cognitivo e demenza.

È possibile ridurre il rischio di demenza facendo esercizio fisico regolare, non fumando, evitando l’abuso di alcol (massimo 2 bicchieri al giorno per gli uomini e 1 bicchiere per le donne), controllando il proprio peso, seguendo una dieta sana e mantenendo sani i livelli di pressione sanguigna, colesterolo e zucchero nel sangue.

“Nei prossimi 30 anni, il numero di persone con problemi cognitivi dovrebbe triplicare”, ha detto il direttore generale dell’OMS. “Dobbiamo fare tutto il possibile per ridurre il rischio di demenza. Le prove scientifiche raccolte confermano ciò che sospettiamo da tempo, che ciò che è buono per il nostro cuore, è anche buono per il nostro cervello”.

alimenti dieta mediterranea | alimentazione per la prevenzione della demenza

Dieta mediterranea

Diversi studi concordano nel dire che l’adesione alla dieta mediterranea riduce il rischio cardiovascolare – incluso il rischio di ictus – e questi effetti possono promuovere direttamente o indirettamente un minor rischio di demenza.

Le diete in stile mediterraneo hanno un elevato contenuto di frutta, verdura, cereali integrali, fagioli, pesce, noci, semi e includono l’olio extra vergine d’oliva come importante fonte di grassi buoni.

Omega-3

Tra i fattori nutrizionali e dietetici studiati per prevenire l’Alzheimer, i risultati positivi più consistenti della ricerca riguardano gli acidi grassi omega-3, spesso misurati come la quantità di pesce consumata nella dieta.

Infatti gli acidi grassi ω-3 a catena lunga, sono maggiormente contenuti nel pesce fresco e negli oli di lino, canapa, chia e soia, portulaca e noci.

Quindi si confermano gli effetti salutari del consumo di pesce (almeno 2 volte a settimana) e noci (fino a 30gr al die).

Vitamine antiossidanti

Lo stress ossidativo pare avere un ruolo importante nella patogenesi della malattia di Alzheimer (AD) e di altre forme di demenza, alcuni studi osservazionali hanno trovato un’associazione tra un maggiore apporto alimentare di antiossidanti e un minor rischio.

I polifenoli e flavonoidi contenuti nei vegetali (frutta e verdura) svolgono un ruolo fondamentale, per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Il consumo raccomandato di frutta e verdura è complessivamente di 5 o più porzioni al giorno, prediligendo la frutta e verdura di stagione, variando i colori nell’arco della settimana (almeno 5 colori diversi, VERDE, GIALLO – ARANCIO, ROSSO, BLU-VIOLA, BIANCO).

Il consumo di bacche ad alto contenuto di flavonoidi (ad es., mirtilli e fragole) è stato associato ad un rallentamento del decadimento cognitivo.

Tuttavia, la supplementazione vitaminica con integratori non ha dimostrato alcun beneficio nel prevenire l’insorgenza dell’Alzheimer (vitamine antiossidanti, tra cui vitamina E, vitamina C, beta-carotene e selenio), così come l’integrazione con proteine ​​della soia (ricca di isoflavoni) non ha mostrato alcun impatto sul decadimento cognitivo.

Sebbene la vitamina E non sia raccomandata negli adulti sani allo scopo di prevenire il decadimento cognitivo, può avere un modesto beneficio nel rallentare la progressione della malattia nei pazienti con malattia di Alzheimer lieve-moderata.

Curcuma

Studi preclinici hanno dimostrato che la curcumina ha effetti antiossidanti, tuttavia, i pochi studi clinici che hanno esaminato gli effetti della curcumina sulla malattia di Alzheimer sono limitati e incoerenti, rendendo difficile trarre conclusioni sui potenziali benefici.