Caffè Incontro AIMA

Il Caffè Incontro nasce come spazio d’incontro, all’interno di Centro Sociale o Circolo comunemente frequentato, pensato per le persone con demenza e i loro familiari.

L’incontro si svolge in una data stabilita, in un ambiente sereno e accogliente dove persone con demenza, familiari e volontari, con la guida di un esperto, possono bere un caffè, ascoltare musica, giocare a carte, ballare o mangiare qualcosa in compagnia. Ma è soprattutto un luogo di aggregazione, di recupero della socializzazione da parte dei familiari e delle persone con demenza che sono impegnati in attività di stimolazione delle abilità e capacità ancora presenti.

La storia dei Caffè Incontro

I primi Caffè Incontro sono stati avviati dall’associazione a Reggio Emilia nel 2008, in convenzione con l’Ufficio di Piano distrettuale, ispirandosi alla positiva esperienza europea dei cosiddetti Alzheimer Cafè.

Il progetto noto come “Caffè Alzheimer” nacque nel 1997 a Leida nei Paesi Bassi da un’idea dello psico-geriatra Bère Miesen, il quale si era reso conto che per le persone con Alzheimer le cure sanitarie erano insufficienti e che era necessario investire di più nelle terapie psico-sociali. Il progetto si è diffuso rapidamente in altre città europee come Londra, Vienna, Parigi e, in Italia, sono ormai più di cento i Caffè diffusi sul territorio nazionale.

In generale, in Italia, gli Alzheimer Caffè collaborano con le Unità di valutazione Alzheimer delle Asl, ma non hanno un ruolo istituzionale e l’Emilia Romagna è stata la prima Regione ad averli inseriti nel Programma Regionale Demenze.

Cosa facciamo nei Caffè

La nostra esperienza in provincia di Reggio Emilia ha portato i Caffè Incontro all’interno di Centri Sociali o Circoli, luoghi informali e di comune frequentazione, come momenti pensati per le persone con demenza e i loro familiari.

Gli incontri si svolgono a cadenza settimanale, in ambienti sereni e accoglienti dove le persone, con la guida di uno psicologo e di volontari formati, possono “semplicemente” bere un caffè, ascoltare musica, giocare a carte, ballare o mangiare qualcosa in compagnia.

I Caffè Incontro sono soprattutto spazi di inclusione, di superamento dello stigma, di recupero di occasioni di socialità che spesso, dopo la diagnosi, vengono a diminuire, quando non a mancare, per la persona e per la sua famiglia. Per senso di protezione, per mancanza di informazione, per assenza di supporto alle famiglie, per vergogna.

Durante gli incontri, il contributo di tutti i partecipanti (persone con demenza, familiari, volontari e professionisti) permette di realizzare svariate attività di stimolazione delle abilità e capacità ancora presenti: laboratori creativi con un arteterapeuta, stimolazione di ricordi ed emozioni, attività ludiche, musicali e di movimento quali ginnastica dolce con operatori qualificati, biodanza, ecc.

Abbiamo verificato nell’esperienza effetti positivi sia per la persona con demenza, in termini di benessere nello stare in compagnia e di miglioramento dei disturbi comportamentali, sia per i familiari, con una diminuzione del peso psicologico del prendersi cura in maniera continuativa.

Al familiare è di grande aiuto conoscere persone con le quali condividere la propria esperienza e dalle quali avere consigli pratici, informazioni e suggerimenti. Grazie alla presenza dei volontari, infatti, i familiari e le/gli assistenti familiari (badanti) possono riunirsi e confrontarsi tra di loro in momenti di gruppo con la guida di uno psicologo e, una volta al mese, hanno la possibilità di ricevere nuove informazioni sulla malattia grazie alla presenza di esperti (es.: geriatra, infermiere, nutrizionista, legale…) invitati in base alle necessità segnalate dai familiari stessi.

Negli anni l’attività dei Caffè Incontro si è poi arricchita di ulteriori proposte, partendo dall’ascolto del bisogno reale delle famiglie e modulandole in base alla storia, alla fase di malattia, alle circostanze, alle relazioni.

caffè incontro centro sociale orti spallanzani a reggio emilia

La Settimana al Mare

Dal 2011, ogni estate, organizziamo una Settimana al Mare per le persone con demenza e i loro familiari che frequentano i Caffè Incontro, per dare loro la possibilità di godere di quelle piccole cose che la malattia non permette più di fare abitualmente.
Ovviamente questo è possibile grazie all’aiuto di volontari, operatori professionali, psicologi dell’associazione e di tutti gli altri amici e parenti presenti.

Fotografia di gruppo Settimana al Mare 2023 di AIMA Associazione Alzheimer Reggio Emilia

AIMA Reggio Emilia ODV gestisce nove Caffè Incontro

Guarda il nostro DOCUFILM

Guarda – per gentile concessione di Telereggio – le riprese dell’intervista a “Buongiorno Reggio” di mercoledì 20 maggio 2015, nella quale vengono presentate le attività dell’Associazione, il progetto Caffè Incontro e il docufilm Al di là del tempo, oltre le parole di Giuditta Mora che parla dell’esperienza nei Caffé:

Le testimonianze

Guarda le testimonianze dei familiari sul nostro canale YouTube.

Angela, famigliare: “… al Caffè Incontro ho imparato a conoscere la malattia, non a temerla. Ho imparato ad accettarla ed ho imparato a trovare la luce dove all’inizio c’era solo buio, perché diversamente non si riesce ad andare avanti. Io sento proprio il calore familiare quando arrivo al Caffè‬, per me è molto importante questo: sentirmi veramente libera, come lo sono nella mia famiglia‬“.

Angela, famigliare: “…venire al ‪Caffè Incontro‬ ha significato una svolta molto importante nella mia vita, perché ho capito che la malattia non era solo sofferenza, dolore o prendersi cura di una persona, ma era anche ‪‎amore‬, era ‪‎gioia‬: io potevo trovare ancora dei momenti di gioia, di contatto con mia madre. Abbiamo cominciato a ‪‎interagire‬ con piccole cose, piccole frasi, piccoli segreti tra noi che hanno dato una svolta importante al nostro rapporto.”

Paola, famigliare: “mi ha insegnato a non prendere tutto sul serio, a non prendere sul serio le sue parole quando non sono simpatiche, un gesto che a volte tu scateni senza rendertene conto, non ti aspetti una reazione magari negativa. Metterti a confronto con le altre persone, poter fare domande a chi ne sa, sicuramente mi ha aiutato. E di conseguenza ha aiutato anche mia madre“.

Tiziano, famigliare: “il Caffè è un’ancora di salvezza – anche per la persona con demenza – grazie alle attività svolte, alle feste, ai balli, nel confrontarmi con altri familiari, ricevere consigli, parlare con gli psicologi. Mi ha insegnato ad accettare malattia”.

Per informazioni

  • Centro di Ascolto di Albinea: 0522 335033. Risponde il mercoledì, giovedì e venerdì, dalle 15:30 alle 18:30. Nei restanti giorni e orari puoi lasciare un messaggio in segreteria telefonica.
  • Centro di Ascolto di Luzzara: 351 6624150‬. Risponde il lunedì, dalle 9:30 alle 12:30. Nei restanti giorni e orari puoi lasciare un messaggio in segreteria telefonica.

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