Musicoterapia
La musicoterapia può essere annoverata tra le terapie non farmacologiche, interventi a carattere terapeutico-riabilitativo che non utilizzano farmaci specifici per il trattamento di una forma patogena. L’utilizzo di materiale sonoro-musicale produce una comunicazione principalmente non verbale in grado di produrre effetti regressivi terapeutici che facilitano la ricostruzione e riparazione del sé.
AIMA Reggio Emilia ha avviato nel 2019 il suo primo percorso di musicoterapia, ora collocato a Puianello di Quattro Castella, nella Pedecollina. Un secondo percorso ha avuto inizio l’1/09/2022 al Centro Futura di Cadelbosco di Sopra (RE) con l’obiettivo di rispondere ai bisogni dei residenti della Bassa reggiana.
Nella nostra esperienza, la persona, anche se con un disturbo cognitivo, attraverso la musica riesce a sperimentare emozioni, a recuperare reminiscenze di vissuti passati e modalità espressive alternative a quelle usate solitamente e che spesso sono compromesse, recuperando un senso di autoefficacia.
Rispetto ai disturbi del comportamento, si è verificato che la musicoterapia ha un impatto molto positivo sulla loro riduzione. Questo deriva da una sinergia di effetti: la migliore possibilità comunicativa che fa sì che il soggetto superi la forte frustrazione del non potersi esprimere, il recupero di una sfera identitaria che con la diminuzione della memoria è sempre più complessa, l’attivazione di emozioni che riportano la persona a riconoscersi nuovamente anche in memorie del passato e l’utilizzo di capacità innate che favoriscono la relazione con gli altri.
Gli obiettivi
Obiettivo finale del progetto è offrire alle persone con demenza e deficit cognitivo un percorso, attraverso la fruizione e la produzione di musica, nel quale si sentano valorizzate nelle loro capacità espressive e possano godere di uno stato di benessere e piacevolezza e, al contempo, offrire ai loro caregiver spazi di confronto per limitare il senso di impotenza e frustrazione.
I volontari
I volontari sono fondamentali nelle nostre progettazioni: si affiancano con delicatezza e competenza al lavoro dell’esperto e sostengono le persone con demenza diventando visi familiari e amichevoli. Nel percorso di musicoterapia, partecipano attivamente alla seduta supportando l’attivazione delle persone secondo le indicazioni del musicoterapeuta.
I due percorsi
- Il percorso “Musica LiberaMente” si svolge il lunedì mattina dalle 10:00 alle 12:00 presso il Centro Sociale I Boschi di Puianello.
- Il percorso “MusicalMente Insieme” si svolge il giovedì mattina dalle 10:00 alle 12:00 presso il Centro Sportivo Futura di Cadelbosco di Sopra.
Con il sostegno di
La sostenibilità dei due percorsi di musicoterapia di AIMA Reggio Emilia nel corso degli anni 2022-2023 è stata garantita dal generoso sostegno di:
- Consorzio MDC
- donatori della campagna “Noci della Memoria”
- Fondazione Banco San Geminiano e San Prospero
- GLOBAL LOGISTICS GROUP S.R.L.
Cos’è la musicoterapia
La musicoterapia può essere considerata una disciplina che, attraverso il materiale sonoro-musicale, induce effetti regressivi terapeutici atti a favorire il determinarsi di momenti riparativi delle funzioni del sé nei suoi aspetti di identità, conoscenza, consapevolezza, relazione, e affettività. Bisogna ricordare che la musica è mezzo di comunicazione anche là dove le parole divengono inaccessibili.
“La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori”. Johan Sebastian Bach
Una terapia non farmacologica
Le arti-terapie, tra cui la musicoterapia, rappresentano interventi strutturati in una situazione terapeutica precisa, basati su regole e controlli.
Le aree cerebrali associate alla memoria musicale subiscono un danno minore rispetto ad altre zone associate ad altre memorie, così anche persone con una grave compromissione riescono a godere delle melodie e a trarne giovamento, sia a livello cognitivo, sia psicologico ed emotivo.
Le evidenze scientifiche sulla musicoterapia, raccolte in anni di sperimentazioni, ci raccontano quanto abbia effetti benefici sul nostro sistema nervoso, sulla nostra psiche e sul nostro comportamento.
Per tutto questo, si ritiene che la Musicoterapia sia a tutti gli effetti una terapia non farmacologica.
Nonostante il progressivo deterioramento delle sue facoltà cognitive e funzionali, in moltissimi casi la persona con demenza è in grado di ricordare le melodie e spesso anche le parole di motivi che sono stati le colonne sonore della sua vita. Si riattivano emozioni, ricordi, desideri e linguaggi che sembravano sopiti. Si aprono scenari che amplificano il senso di competenza, riducono la frustrazione, agevolano la relazione e producono piacevolezza.
Pertanto, attraverso la musicoterapia, intendiamo trovare e valorizzare un canale di comunicazione arcaico, preverbale: non solo ascolto, ma produzione spontanea di suoni nel tentativo di recuperare, almeno in parte, la capacità comunicativa delle persone con demenza.
Ad oggi, la medicina ufficiale non ha ancora trovato una terapia farmacologica in grado di guarire le demenze, ma sappiamo che è possibile offrire alle persone con demenza una qualità di vita che sia soddisfacente il più a lungo possibile prendendoci cura di loro: occorre passare da una concezione della cura come guarigione ad un’altra, da alcuni punti di vita più ampia, che riguarda appunto il prendersi cura, lo stare vicino, preoccupandoci del benessere della persona. La musicoterapia, così come altre proposte che riguardano la stimolazione cognitiva, risponde a questi obiettivi con particolare efficacia.
Per info
- Centro di Ascolto di Albinea: 0522 335033. Risponde il mercoledì, giovedì e venerdì, dalle 15:30 alle 18:30. Nei restanti giorni e orari puoi lasciare un messaggio in segreteria telefonica.
- Centro di Ascolto di Luzzara: 351 6624150. Risponde il lunedì, dalle 9:30 alle 12:30. Nei restanti giorni e orari puoi lasciare un messaggio in segreteria telefonica.