La diagnosi

La diagnosi della malattia di Alzheimer è possibile anche nella fase precoce della malattia, quando cioè si manifestano i primi sintomi. Una diagnosi tempestiva è estremamente importante: per informare in modo corretto e completo i familiari; per permettere alla persona ancora consapevole di prendere decisioni sul proprio patrimonio e sul proprio futuro; per programmare gli interventi assistenziali; per distinguere la malattia di Alzheimer da altre forme di demenza; per impostare al più presto il trattamento farmacologico.

Come diagnosticare l’Alzheimer e le altre forme di demenza

Per la diagnosi sono necessari alcuni esami del sangue (per escludere malattia generali che possono influenzare le funzioni cognitive),  la valutazione neuropsicologica (che permette di fare un bilancio delle funzioni cognitive e di seguirne l’evoluzione nel tempo) ed esami strumentali di imaging cerebrale. Il medico specialista che segue il percorso diagnostico decide di volta in volta, insieme con il paziente e la sua famiglia, quali accertamenti eseguire e fino a che punto approfondire la valutazione diagnostica con esami strumentali.

La diagnosi può essere fatta da un neurologo, un geriatra, uno psichiatra, con l’aiuto dello psicologo per la valutazione neuropsicologica. È bene rivolgersi a specialisti qualificati e a centri diagnostici specifici. In provincia di Reggio Emilia esiste un Centro o Ambulatorio per i Disturbi Cognitivi e le Demenze in ogni Distretto e un centro Provinciale con sede ad Albinea; inoltre vi è anche un ambulatorio presso l’Arcispedale S. Maria Nuova (Neurologia).

Gli esami strumentali sono: TAC cerebrale, Risonanza Magnetica, SPECT, PET.

TAC cerebrale

è un esame semplice, basato sull’uso dei raggi x; in molti casi può essere sufficiente, permette di avere immagini del cervello su vari piani e può evidenziare l’atrofia cerebrale, oppure lesioni localizzate di tipo vascolare o di altra natura.

Risonanza Magnetica Cerebrale

è un esame basato sull’elaborazione computerizzata di informazioni raccolte con uso di campi magnetici; produce immagini molto dettagliate e precise delle strutture cerebrali e dei tessuti, permette anche di calcolare il grado di atrofia e di perdita di tessuto cerebrale.

SPECT cerebrale

esame che permette di evidenziare il flusso sanguigno nelle diverse aree cerebrali; poiché il flusso sanguigno dipende dall’attività del tessuto cerebrale, la SPECT ci può dire se vi sono aree cerebrali poco attive.

PET-FDG

esame che permette di valutare il consumo di glucosio da parte del tessuto cerebrale; rende evidenti le zone in fase di degenerazione o atrofia che consumano poco glucosio.

PET-amiloide

esame che evidenzia le aree cerebrali in cui si è accumulata amiloide, una delle proteine anomale associate alla morte dei neuroni.

Puntura lombare con determinazione dei livelli di peptide beta-amiloide e di proteina tau: la determinazione della quantità di queste due proteine nel liquido che circonda il sistema nervoso è importante per distinguere la malattia di Alzheimer da altre cause di demenza; è un esame da eseguire in casi selezionati. Nella malattia di Alzheimer la proteina tau nel liquido cerebro-spinale aumenta, mentre il peptide beta-amiloide diminuisce.

Un adeguato percorso diagnostico è necessario poiché, oltre alla malattia di Alzheimer, esistono moltissime altre cause di demenza, alcune anche trattabili con terapie e interventi specifici.


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