Notiziario AIMA Reggio Emilia
Notiziario n. 23, luglio 2019
Editoriale della Presidente:
Questo notiziario è il secondo del 2019 e vede la luce grazie ad Arianna, Beatrice e Giulia, le tre studentesse dell’Istituto Matilde di Canossa che, come volontarie, anche nel secondo quadrimestre hanno scelto di donare tempo e competenze alla nostra associazione. Infatti hanno intervistato per noi il dott. Ghidoni e il nostro familiare Massimo, scrivendo gli articoli che potrete leggere nelle prossime pagine.
In particolare, nell’intervista al dott. Ghidoni potrete scoprire i risultati della ricerca sulla diagnosi precoce dell’Alzheimer tramite il linguaggio alla quale hanno partecipato il dott. Ghidoni stesso e la dott.ssa Beltrami dell’Unità di Neuropsicologia Clinica, Disturbi Cognitivi e Dislessia nell’Adulto della nostra AUSL IRCCS di Reggio Emilia. Raccontare questa ricerca è per noi molto importante, perché desideriamo dare visibilità all’operato del nostro Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS): un ospedale di eccellenza che persegue anche finalità di ricerca.
A questo proposito, desidero ricordare per tutti noi l’importanza di sostenere la ricerca, oltre che economicamente, anche con attività di volontariato:
i nostri ricercatori hanno bisogno di volontari per portare a termine anche la ricerca COGITAB entro settembre 2019. Il loro obiettivo è terminare la
raccolta dei dati al fine di mettere a punto un nuovo strumento che potrà aiutare i pazienti con malattie neurodegenerative.
Quindi lancio un appello: aiutateci a formare un campione normativo sufficientemente ampio, se siete madrelingua italiani di età tra i 45 e i 75 anni
date la vostra disponibilità!
Una notizia importante da segnalare è inoltre che sabato 15 giugno, alla Barcaccia di San Polo d’Enza, si è tenuta l’Assemblea dei Soci: un momento di svolta in cui è stato approvato il nuovo Statuto, in adeguamento al nuovo Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/2017): il nome della nostra associazione è ora AIMA Reggio Emilia ODV (Organizzazione di Volontariato). Abbiamo inoltre approvato il Bilancio d’Esercizio 2018 (disponibile online sul nostro sito) e rinnovato il Consiglio Direttivo con l’elezione di un nuovo Consigliere al quale diamo il benvenuto:
Marco Verdi.
Infine, come sempre, desidero rivolgere un sincero e affettuoso GRAZIE a tutti i nostri meravigliosi e preziosi volontari per l’entusiasmo e la dedizione con cui dedicano il loro tempo alle tante attività che organizziamo a sostegno delle persone con demenza e dei loro caregiver.
Notiziario n. 22, aprile 2019
Editoriale della Presidente:
Questo numero del nostro notiziario nasce da un nuovo progetto di volontariato di tre studentesse dell’Istituto Matilde di Canossa di Reggio Emilia. Arianna, Beatrice e Giulia hanno intervistato per noi le nostre volontarie Antonella e Renata, la nostra familiare e Consigliera Nadia e il dottor Ghidoni, scrivendo gli articoli che potrete leggere nelle prossime pagine. Grazie alla loro collaborazione speriamo di poter pubblicare più numeri del notiziario durante l’anno.
Del resto, le cose da raccontare saranno tante, perché con l’inizio di questo 2019 si è aperto per la nostra associazione un periodo di belle novità e collaborazioni con: l’opportunità che ci ha offerto UISP coinvolgendoci nel Progetto Rete in Movimento con la partecipazione ai nostri Caffè di tecnici educatori dell’attività motoria; l’attivazione del nuovo progetto Il Passatempo, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che nasce da un’importante collaborazione che ci vede coinvolti al fianco di altre organizzazioni già attive da tempo sul territorio delle Colline Matildiche (Auser Reggio Emilia, l’Associazione Arte in Orto, la Banca del Tempo di Quattro Castella e il Centro Sociale i Boschi di Puianello); l’attivazione di un nuovo Laboratorio Benessere a Reggio Emilia per la promozione della salute in persone di età superiore ai sessant’anni; l’attivazione del nuovo progetto di Musicoterapia per persone con disturbi cognitivi.
Alla luce di tutti questi progetti, vi ricordo l’importanza enorme che ha per noi la destinazione del 5xmille: un contributo economico fondamentale a sostegno delle nostre attività rivolte alle persone con demenza e alle loro famiglie. Ricordatevi di noi quando farete la Dichiarazione dei Redditi e coinvolgete i vostri amici, raccontando anche a loro come sia semplice chiedere al CAF o al Commercialista di destinare il 5×1000 all’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Onlus Reggio Emilia: basta indicare il Codice Fiscale 91073650359 nella dichiarazione dei redditi e barrare la casella “volontariato”.
Infine, come sempre un sincero e affettuoso GRAZIE a tutti i nostri meravigliosi e preziosi volontari per l’entusiasmo e la dedizione con cui dedicano il loro tempo alle tante attività che organizziamo a sostegno delle persone con demenza e dei caregiver.
Notiziario AIMA n. 21, 2° semestre 2017
Editoriale della Presidente:
Questo nuovo numero del nostro notiziario vede la luce quando sono ormai passate le Feste e siamo già nel pieno delle attività del nuovo anno. Scegliamo dunque di sfruttare questa occasione per scambiarci gli auguri più importanti: l’augurio di continuare a lavorare insieme proficuamente nel 2018 per cercare di portare avanti un cambiamento nella società! Finito l’anno delle celebrazioni per il nostro ventennale, si apre un periodo di novità con l’attivazione di nuovi progetti già in programma prima della fine dell’estate: la Musicoterapia per persone con un disturbo cognitivo lieve e i Laboratori Benessere mirati alla promozione della salute in persone di età superiore ai sessant’anni (si veda l’articolo a pag. 6).
Prosegue inoltre la ricerca COGITAB della Struttura Semplice di Neuropsicologia Clinica dell’Arcispedale S. Maria Nuova, che abbiamo sostenuto fin dalla fase di progettazione con risorse economiche, con la destinazione di spazi per le attività e con la ricerca di volontari. A questo proposito rivolgo un appello agli uomini: in questo momento i ricercatori hanno bisogno di volontari di sesso maschile per formare un campione normativo sufficientemente equilibrato, perché il numero di donne che ha partecipato alla ricerca è nettamente superiore a quello degli uomini. La ricerca ha bisogno anche di voi per progredire! Aiutateci!
Alla luce di tutti questi progetti, vi ricordiamo l’importanza enorme che ha per noi la destinazione del 5xmille: per voi è facilissimo e non comporta costi, mentre per noi significa un contributo economico fondamentale a sostegno dei nostri progetti rivolti alle persone affette da demenza e alle loro famiglie. Ricordatevi di noi quando farete la Dichiarazione dei Redditi e coinvolgete i vostri amici, raccontando anche a loro come sia semplice chiedere al CAF o al Commercialista di destinare il 5×1000 all’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Onlus Reggio Emilia: basta indicare il Codice Fiscale 91073650359 nella dichiarazione dei redditi e barrare la casella “volontariato”.
Infine sempre un sincero e affettuoso GRAZIE a tutti i meravigliosi e preziosi volontari che con entusiasmo e dedizione dedicano il loro tempo alle persone malate e alle loro famiglie.
Notiziario AIMA n. 20, 1° semestre 2017
Editoriale della Presidente:
“L’Associazione Malattia di Alzheimer AIMA Reggio Emilia nel 2017 compie 20 anni: 20 anni di lavoro e di impegno per sostenere le persone malate di demenza e i loro familiari, molto spesso “vittime dimenticate”. La parola “demenza” fa molta paura, perché indica una patologia che coinvolge e travolge con il suo carico di cura la famiglia intera, che deve ripensare il suo modo di relazionarsi, trovare nuovi equilibri emotivi e affrontare difficoltà organizzative, sanitarie ed economiche. Per questo, una ventina d’anni fa un gruppo di tecnici e operatori, rispondendo a una personale esigenza, decise con entusiasmo di dare vita ad un’associazione, sostenuta dallo Zonta Club International di Reggio Emilia.
«Vent’anni fa non c’era niente e oggi ci sono risposte e sostegni, sanitari e psicologici». Basta questa frase di Luisa Franceschi, una delle nostre storiche volontarie, per riassumere il lunghissimo percorso fatto dall’associazione. Il 1997 era un mondo lontanissimo dai servizi attuali: «avevo mia suocera malata e io e mio marito, grazie ad un’amica, ci iscrivemmo ai primi gruppi di sostegno creati da AIMA. Dopo vent’anni siamo ancora qui». Questo racconto spiega meglio di tutto cos’era AIMA – una risposta concreta a un problema serio – e come sia cresciuta sulla forza dei rapporti umani e dell’impegno. «Era un periodo in cui non si sapeva nulla, anche il geriatra non poteva fare altro che confermare la malattia, ma non c’erano farmaci, se non sperimentali, non c’erano le terapie psico-sociali di cui si parla oggi, nessun aiuto per le famiglie. Nell’associazione abbiamo trovato qualcuno che ci ha ascoltato e capito, che ha compreso i nostri problemi e ci ha dato finalmente qualche risposta». «A quel punto mi sono chiesta cosa fare, volevo restituire quello che mi era stato dato con passione», ricorda Luisa, riassumendo quella che ancora oggi è la nostra forza: la voglia di aiutare chi si trova alle prese con una situazione durissima e poco comprensibile.
L’associazione, negli anni, si è man mano arricchita del prezioso lavoro di sempre nuovi volontari: persone che si avvicinano ad AIMA desiderando rendersi utili agli altri, ma anche familiari che, dopo aver vissuto o vivendo il percorso della malattia, desiderano restituire ciò che hanno trovato in associazione e aiutare altre famiglie. Oggi, ripercorrendo tutta la ormai lunga storia dell’associazione, posso verificare con orgoglio e piacere quanta strada sia stata fatta: AIMA è oggi un luogo di vivaci iniziative che si integrano con i Servizi dei territori. Certamente molta strada è ancora davanti a noi, perché tanto è ancora da fare per dare risposta agli innumerevoli problemi che queste
patologie impongono, ma insieme abbiamo fatto tanto e ancora tanto faremo! Per questo voglio ringraziare tutte le donne e gli uomini di AIMA. Ringrazio i meravigliosi volontari,
le nostre preziose psicologhe Barbara, Ilaria, Linda, Mila, Milva, Teresa e le insostituibili Marzia ed Eleonora. Grazie alle Istituzioni che hanno creduto in noi, ai Centri Sociali che ci accolgono, ai donatori, a tutti coloro che ci aiutano e sostengono ogni giorno.”